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Medicina e Chirurgia Estetica malriuscita: che danno dovrà risarcire il medico?

Servizio Sidelf in tema di Diritto Sanitario

News n. 5/2021

Un intervento di chirurgia estetica riuscito male può essere fonte, per il paziente, di danni di diversa natura: non solo lesivi dell’integrità anatomica della cute ed estetici, ma anche psichici.

Ma come vanno valutati?

Per la Corte di Cassazione Civile, Sez. VI, le singole voci del danno subìto dal paziente vanno valutate nel complesso, ovvero nella loro effettiva incidenza negativa sulla validità della persona e non sommate in maniera puramente aritmetica, il cui calcolo, potrebbe peraltro portare, in casi estremi, addirittura a un’invalidità superiore al 100%, che, chiaramente, non è ipotizzabile. Così, in presenza di menomazioni plurime, monocrone o policrone, non sempre è possibile ricorrere alla loro sommatoria.

Nel caso di specie, il danno estetico di asimmetria delle mammelle, derivante da un intervento errato di riduzione del seno, era stato stimato al 5%, mentre quello psichico al 4%. Per i giudici,  tuttavia, è corretto il ragionamento del giudice del merito che ha ritenuto corretto stimare la complessiva percentuale invalidante nella misura dell’8% anziché del 9%.